Era la notte dell’8 settembre scorso, la paura era tanta e lo sfinimento misto ad impotenza pure. Una camera d’isolamento, le mie amiche Erika e Guja fuori dalla finestra sul mondo, che aspettavano con me il volontario che avrebbe portato il tuo Midollo.
Le cose che sapevo di te erano un codice, il sesso e la data di nascita e soprattutto la consapevolezza che non avrei mai potuto sapere nient’altro.
Quella notte pochi voli sarebbero partiti dalla Germania ed uno sciopero avrebbe potuto mettere a rischio la mia Vita.
Ore 22. Il volo – quel volo – atterra. Alle 22:30 un signore con un vestito blu, una camicia rosa ed un trolley nero entra di corsa nel reparto trapianti. Era fatta. Mancava l’infusione e soprattutto che andasse tutto bene.
Il 9 mattina alle 7 aprii la tenda: dall’altra parte c’erano i miei affetti schierati e tre sacche di sangue midollare pronte ad essere infuse.
Mi dissero che eri stata ancora più grande perché avevi scelto la donazione più “dolorosa” ma per me più efficace.
10 lunghe ore. Il tuo sangue nel mio, il monitoraggio costante, il suono del monitor e della pompa che scandiva il tempo. Silenzio, un lungo silenzio e l’inaspettato che potesse presentarsi da un momento all’altro.
I mesi a seguire sono stati caratterizzati da una trasformazione fisica continua, al limite di ogni immaginazione: dolori, gonfiori, nausee, nuovi ricoveri, medicine dai superpoteri salvavita e notti insonni.
Ma anche e soprattutto da un amore sconfinato, da un turbinio di emozioni indescrivibili, da un ritorno alla Vita pieno di luce e di scoperte, da una Onlus in tuo onore dal nome LeuceVia che, facendo tesoro della mia storia, vuole aiutare altre persone ad avere un’altra opportunità, una visione del mondo totalmente nuova, leggera, colorata anche nelle piccole battaglie quotidiane.
Penso al grande miracolo che ci unisce, alla fortuna che mi hai dato di avere un’altra chance, alla nostra compatibilità, al tuo gesto indescrivibile. Alla tua Vita per me.
Spero davvero, dal profondo del cuore, che il tuo coraggio sia da esempio affinché ognuno possa diventare l’eroe di qualcuno. Come tu sei il mio.
Con immensa gratitudine da parte mia e della mia nuova vita.
09-09-2015 / 09-09-2016
Tua
Franci
